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Trento, 12 maggio 2009
I Verdi ad Andreatta: Pompermaier in giunta
Il sindaco accelera, consultazioni chiuse entro domani. Il 21 primo consiglio

Un’ora di colloquio «Va premiata la nostra fedeltà e i risultati raggiunti in questi anni»

dal Trentino di martedì 12 maggio 2009

 I Verdi rivendicano la conferma di Aldo Pompermaier nella nuova squadra di Alessandro Andreatta. «Una giunta più ampia è garanzia di pluralismo e maggiore equilibrio per la coalizione e il nostro contributo è stato importante», hanno detto ieri al sindaco Marco Boato e lo stesso Pompermaier. Il problema è che i partiti monorappresentati sono 5 (Sdi, Udc, Idv e Leali oltre ai Verdi) e non c’è posto per tutti. Andreatta intanto accelera: entro domani vuole completare il primo giro di colloqui.

È stato un incontro cordiale durato poco più di un’ora quello di ieri pomeriggio a palazzo Geremia. Il 3 maggio i Verdi si sono fermati al 2,88% che è valso loro un solo consigliere (l’assessore uscente Aldo Pompermaier), un netto calo rispetto al 2005 quando i tre consiglieri eletti li avevano proiettati in giunta. Ma il ragionamento di Boato parte da altri presupposti: «Abbiamo detto ad Andreatta che una giunta ristretta a tre partiti come si è letto in questi giorni sulla stampa (Pd, Upt e Patt) sarebbe rischiosa per il pluralismo di una coalizione molto ampia». «Abbiamo prospettato di entrare nella giunta innanzitutto in virtù della nostra lealtà al centrosinistra da 19 anni (in realtà nel 1999 i Verdi uscirono dalla maggioranza dopo l’esclusione dalla giunta, ndr)», prosegue Boato. Che ha indicato altre due ragioni a supporto della richiesta dei Verdi: «Riteniamo che Pompermaier meriti la riconferma per il giudizio positivo di tutta la coalizione su alcuni importanti risultati raggiunti, dal piano rifiuti al piano energetico a quello della mobilità che deve ancora essere approvato. Inoltre, con la nostra presenza si sanerebbe la ferita gravissima inferta ai Verdi da Dellai nella composizione della giunta provinciale, un’esclusione del tutto immotivata».

Il Sole che ride chiede dunque ad Andreatta di assumersi anche la responsabilità di un riequilibrio tra le forze della coalizione. Compito difficile, visto che confermare i Verdi in giunta diventerebbe difficilmente giustificabile per esempio nei confronti dei socialisti, che vantano anche loro un assessore uscente (Pegoretti) e hanno ottenuto più voti (3,18%).

Oggi il sindaco incontrerà proprio i socialisti e il Patt, forse anche il Pd. Il Patt (che ieri sera ha riunito la giunta) mantiene un basso profilo: «Non abbiamo rivendicazioni - spiega il segretario Ugo Rossi - ascolteremo la proposta di Andreatta e a seconda della delega che si prospetterà decideremo qual è la persona più indicata». In corsa Fabio Armellini (che potrebbe andare al decentramento), mentre nel caso di altre competenze la scelta dovrebbe cadere su Fabiano Condini. Entro domani il sindaco vuole concludere il giro di consultazioni: all’appello mancano Pd, Upt e Udc (visto che Idv e Leali erano già stati incontrati informalmente nei giorni scorsi). A quel punto si prenderà un paio di giorni di riflessione prima di comunicare alle forze politiche le sue valutazioni. La giunta dovrà essere definita entro mercoledì 20 visto che giovedì 21 dovrebbe tenersi la prima seduta del consiglio. Per i «piccoli» Andreatta ha a disposizione anche due deleghe consigliari (una delle quali potrebbe andare all’Idv, il maggiore tra i partiti monorappresentati con il 3,44%). Resta infine la presidenza del consiglio, ultimo incarico - di peso - del nuovo organigramma comunale.

      

vedi anche:

elezioni comunali
di Trento

3 maggio 2009

 
   

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